Mamma. Nascita. Libertà.

  • Il primo questionario che chiede alle protagoniste come si nasce oggi in Ticino

FAQs

  • È un questionario online che per la prima volta interpella le donne che partoriscono oggi in Ticino, per sapere cosa funziona e cosa invece potrebbe essere migliorato.

  • Interpellare le donne che partoriscono in Ticino offrendo loro uno spazio libero e protetto per potersi raccontare (anche ciò che magari non sono mai riuscite a dire a voce alta) e, partendo dai dati che emergeranno, capire dove e come migliorare il sistema che ci accompagna alla nascita.

  • Nasce a seguito di un tragico evento avvenuto in Italia nel mese di gennaio 2023. A seguito di questo triste caso, che ci interpella tutte e tutti, c’è stato un intenso scambio di esperienze, ed è emersa la volontà di unirci e usare la nostra voce.

    Si tratta di voci, storie, opinioni e vissuti personali. Ma tante opinioni insieme possono fornire preziose informazioni generali, e contribuire a migliorare il sistema.

    Sono troppe le storie singole di mamme che non si sono sentite accompagnate, accolte, ascoltate, rispettate. O che si sono sentite sole. Anche qui, in Ticino. Però purtroppo tali racconti sono sussurrati, e chi li vive non sente di avere la forza per esigere un cambiamento. Forse unendoci sarà diverso.

    Ci preme anche raccogliere le esperienze positive, per diffonderle, permettere un miglioramento e valorizzare le buone pratiche.

  • Siamo mamme e papà che credono ci sia un tempo per raccontare e un tempo per spingere al cambiamento. Per noi questo è il momento per un cambiamento, o almeno per provarci. Non ci dovrebbe volere una tragedia per riesaminare il modo in cui si accompagnano le madri e le famiglie alla nascita.

  • Il questionario è delle mamme e delle famiglie, ed è fondamentale che si diffonda il più possibile. È libero, non si appoggia ad alcun attore legato alla nascita o in ambito medico o sanitario, è apartitico, aconfessionale e il più inclusivo possibile.


    Tuttavia, per una ragione di dati si è scelto di limitare le risposte a chi ha partorito in Ticino tra il 2018 e il 2023.


    Ma se qualcuno escluso da questo target vuole condividere qualsiasi cosa o ha una proposta concreta può scriverci una mail all’indirizzo mammanascitaliberta@outlook.com

  • Fino al 30 settembre 2023.

    Ci metterai pochi minuti.
    Se però in questo lasso di tempo (2018 - 2023) tu avessi vissuto due o più parti, dobbiamo però chiederti, se possibile, di compilare più formulari (1 parto = 1 formulario) per ragioni di accuratezza statistica.

  • In onore delle donne che in questi mesi, in Iran, al grido di “Donna, Vita, Libertà” stanno chiedendo una società migliore.

  • Li elaboreremo, osservando e rilevando le tendenze più marcate, sia in positivo che in negativo. Poi li presenteremo alla stampa e alle autorità sanitarie o legate alla nascita, creando tavoli e momenti di discussione per amplificarne la risonanza, formulando al contempo proposte concrete laddove la statistica ci indicherà che lo statu quo è insoddisfacente per le mamme coinvolte.

  • Perché vogliamo essere certe che i dati non vengano “sfalsati” con questionari fasulli compilati per pilotare i risultati.Il tuo nome servirà solo per eventuali verifiche e la tutela della tua privacy è garantita.
    Anche qualora riprendessimo alcune risposte, è garantito il tuo anonimato (quindi verranno cambiati dati ed eventuali nomi e riferimenti per evitare che si risalga alla diretta interessata).

  • A tenerci in contatto. Se vorrai, in fondo puoi scegliere se ricevere o meno gli aggiornamenti di questo progetto. E poi chi lo sa, magari questo questionario è solo l’inizio di un movimento per agire in tanti ambiti diversi.

  • Assolutamente. Trattiamo i dati personali conformemente alla legislazione svizzera sulla protezione dei dati quali, in particolare, la Legge federale sulla protezione dei dati (LPD) e l’Ordinanza relativa alla legge federale sulla protezione dei dati (OLPD).

    Sia la raccolta dei dati, sia la loro elaborazione e custodia avvengono in modo sicuro. Necessitiamo dei dati anagrafici solo per eventuali verifiche interne ed evitare falsi questionari.

  • Partecipare al questionario, prima di tutto. E poi parlare di questo progetto, diffonderlo, chiedere alle tue amiche, conoscenti e sorelle di compilarlo.

    Ti basta copiare e inviare questo link.

  • Scrivi una mail all’indirizzo mammanascitaliberta@outlook.com

  • Non possiamo aspettare che le cose migliorino se non ci esponiamo mai, o se lasciamo sola chi lo fa. Il sistema non migliorerà se noi scambiamo le nostre esperienze solo durante un caffè con un’amica o un messaggio privato confidato a qualcuno. Bisogna unirsi, verificare la necessità di cambiamento e spingere affinché le sorelle che vivranno la medesima esperienza dopo di noi trovino un terreno migliore. 

  • I papà sono importanti e preziosi, tanto che diverse domande considerano il loro ruolo e vissuto nel parto, ma come primo passo abbiamo ritenuto fondamentale iniziare a raccogliere la voce e i dati legati alla mamma, che vive sul proprio corpo l’esperienza parto da protagonista assieme al bebé.

  • Prima di tutto siamo felici per te! E poi.. è altrettanto importante sapere cosa le mamme ritengono funzioni bene e quali sono le buone pratiche da diffondere.. raccontacelo e partecipa al questionario.

  • È la prima volta che ci organizziamo noi mamme e papà e famiglie. Che senza alcun appoggio ci uniamo e proviamo ad usare la nostra voce per le nascite che toccano i nostri corpi. Però bisogna che ci crediamo e che portiamo i nostri racconti fuori dai sussurri tra amiche, in un progetto concreto.

    Questo è un progetto che vuole concretizzare un vento di cambiamento che molte di noi sentono spesso. Sei al sicuro, e non sei da sola, anzi io spero che saremo tantissime, e solo allora cambieremo davvero qualcosa.

  • Innanzitutto ci dispiace immensamente per la tua esperienza negativa: lle mamme e i papà devono poter dire che il parto non è andato bene, anche se amano il proprio bebè. Speriamo quindi che tu ti sia concessa il tempo di processare qualsiasi emozione e che abbia scelto o scelga un accompagnamento che ti aiuti, non importa quanto tempo sia trascorso.

    Tuttavia abbiamo bisogno lo stesso di te, molto: questo questionario ti permette di mettere la tua esperienza (per quanto dolorosa) al servizio di un miglioramento generale. Affinché, se c’è un modo, chi si trovi nella medesima situazione trovi un terreno migliore.

    Migliorare un sistema di cui non avremo più necessità è un atto di sorellanza e generosità per chi verrà dopo di noi.

    Grazie, è importante. Tu sei importante e la nascita è importante.

Rassegna Stampa

Per recuperare la diretta del lancio di Mamma.Nascita.Libertà basta visitare il profilo IG @iosonolangela (primo post)

Dicono di noi

Ines Espirito Santo, osteopata

"C’era bisogno di uno studio così, che desse voce a tutte le donne. Non dati quantitativi e freddi ma qualitativi.. è un cambio di paradigma che mette le madri al centro. Sono stata così felice di esserci”

Giorgia Cozza, giornalista e autrice

“I cambiamenti partono tutti dal basso. Devono essere le donne, a fianco delle ostetriche, a riappropriarsi dell’esperienza della maternità.. il parto dobbiamo riprendercelo noi”

Luca Schmid, papà

"Grazie ancora per questo progetto, sono contentissimo di essere venuto alla presentazione. Perché la mamma resta la protagonista ma è anche un lavoro di squadra, prima, durante e dopo”

Delta Geiler Caroli, presidente onoraria di Nascere Bene

“Questo progetto arriva proprio al momento giusto perché è il tassello che mancava per dare forza all’appello pressante delle donne di poter vivere un’esperienza positiva di parto, ovunque esso avvenga!”

Alessia Bergamaschi, mamma e giornalista

“Il lancio di questo progetto è stata una delle più belle conferenze stampa a cui io abbia partecipato. Ho seguito spesso con gli occhi lucidi perché mi sono sentita parte del vostro progetto e delle vostre parole”

Alessandra Cappi, levatrice

"Secondo l’OMS, “ogni donna ha diritto al migliore standard di salute possibile, che include il diritto all’assistenza dignitosa e rispettosa durante la gravidanza e il parto, così come il diritto ad essere libera dalla violenza e dalla discriminazione". Ogni donna ha il diritto di far sentire la propria voce. Se la voce è una si può sentire poco ma se le voci sono tante diventano un coro e non può sicuramente essere ignorato. Questo speciale progetto da la possibilità a tutte le donne di entrare a far parte di questo incredibile coro e farsi sentire. Una goccia si perde nel mare ma mille o diecimila gocce possono creare un onda perfetta”

Glossario

Parto positivo:

“Secondo la definizione dell’OMS, l’esperienza del parto è positiva quando i valori personali e socioculturali della donna sono rispettati, così come le sue aspettative di partorire un bambino sano in un ambiente sicuro, con il supporto continuo e qualificato di professionisti empatici e in presenza di un accompagnatore/trice di libera scelta” (da nascerebene.ch)

“Il parto positivo è semplicemente un parto al quale non ci si accontenta di sopravvivere con il proprio bambino. Un parto in cui tutti i coinvolti sappiano e vogliano vegliare anche al mantenimento delle condizioni ottimali affinché madre e figlio possano prosperare” (da ilpartopositivo.com)

Bonding:

“Momento di grande importanza e intimità che consiste nel contatto pelle a pelle indisturbato tra la mamma (o il papà) e il bambino. Solitamente inteso nel periodo immediatamente successivo alla nascita, è possibile ripeterlo anche in seguito. Studiato per i suoi effetti benefici sul bambino e sul legame con i genitori” (da “Quello che ci unisce - Dalla levatrice Lucia al nostro e vostro parto”, ed. Salvioni 2019)

Violenza ostetrica:

“Si definisce violenza ostetrica un insieme di comportamenti che hanno a che fare con la salute riproduttiva e sessuale delle donne, come l'eccesso di interventi medici, la prestazione di cure e farmaci senza consenso, o la mancanza di rispetto per il corpo femminile e per la libertà di scelta su di esso” (da www.savethechildren.it)

Baby blues e depressione post - parto:

“In generale si ritiene che il baby-blues si manifesti fra il 3o e il 6o giorno dopo il parto, come una specie di malinconia. Le mamme si sentono di umore variabile, piangono e si irritano facilmente, a volte provano ansia e paura di non farcela. Tuttavia non perdono la capacità di prendersi cura nel neonato, di provare gioia e di dormire abbastanza bene. Dopo alcune settimane il disturbo tende a svanire spontaneamente. Accade invece, che tra la 4a e la 6a settimana, queste sensazioni possano accentuarsi e si trasformino poi in una vera e propria depressione post-parto. Essa può però manifestarsi anche più tardi” (dal sito www.nascerebene.ch)

Contattaci

Per ulteriori informazioni scrivi una mail a Angela Notari all’indirizzo mammanascitaliberta@outlook.com